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Le storie di campioni come Jesse Owens, Gino Bartali, Carlos Caszely, Arthur Ashe, il pugno chiuso sollevato da John Carlos e Tommie Smith nel 1968 sul podio delle Olimpiadi di Città del Messico per i diritti dei neri, con la solidarietà del bianco Peter Norman, sono trascinanti. Come il segno veloce e asciutto di Federico Appel.
Fiorella Iannucci, Il Messaggero