Un ponte di libri
di Jella Lepman
cura e traduzione di Anna Patrucco Becchi
pp. 208
f.to 16,5×23,5
(2018)
Jella Lepman è stata una figura fondamentale per la cultura europea e non solo. Nella Germania del secondo dopoguerra, tra macerie materiali e morali, Jella Lepman è stata in grado di capire che i libri per ragazzi, le illustrazioni, l’arte, l’incontro tra bambini, potevano essere uno strumento potentissimo per ricostruire quello che Hitler e la guerra avevano distrutto. In questo libro, uscito per la prima volta nel 1964, Lepman racconta in prima persona la sua avventura straordinaria, tra casse di libri, generali burberi ma non troppo, creatività e impegno.
Quest’edizione si avvale di una nuova traduzione dal tedesco e della cura di Anna Patrucco Becchi, ma anche di foto e materiali d’archivio, per un racconto che unisce la brillantezza di certe commedie sofisticate e la potenza dell’affresco storico.
SoprailcielodiSanBasilio
di Fernando Vasselli
con la cura di Valentina G. Casavola
ill. di Dido
pp. 80
f.to 14×21
(2008)
Marko è un giovane bosniaco che vive nella periferia romana. A scuola, l'appello della mattina è un viaggio per il mondo:«Avicevic, Balzelli, Chung, Codreanu, Fasol, Okogie…». In questo caleidoscopio di suoni e colori, lavita, le amicizie, gli amori, non sono facili. Ma una partita a pallone sarà la svolta nelle relazioni tra i ragazzi. Alla fine del libro, alcuni approfondimenti da leggere in gruppo o da soli.
I tesori della letteratura sull’isola
di Elena Zizioli
con la collaborazione di Giulia Franchi
pp. 173
f.to 14×21
(2017)
Elena Zizioli, docente di Letteratura per l’infanzia all’Università degli studi Roma Tre, racconta l’esperienza della biblioteca per ragazzi a Lampedusa aperta da IBBY (International Board on Book for Young People). L’intento è quello di accogliere al meglio i minori che arrivano dal mare, ma anche di portare libri ai ragazzi isolani del tutto privi di librerie o biblioteche. Da questo progetto si sviluppano attività diverse di promozione alla lettura, idee, incontri, trasformando Lampedusa in una sorta di laboratorio a cielo aperto.